Se da qui illumino un oggetto distante x/anni luce, e dopo poco illumino un altro oggetto vo lo stesso fascio distante altrettanti x/anni luce, chi vede il raggio lo vedrà come

Se da qui illumino un oggetto distante x/anni luce, e dopo poco illumino un altro oggetto vo lo stesso fascio distante altrettanti x/anni luce, chi vede il raggio lo vedrà come

il punto luce non è un oggetto, non scappa. Sono fotoni partiti un anno prima che, istante per istante, viaggiano alla velocità della luce su traiettorie (presumibilmente, con le ipotesi fatte) rettilinee

La risposta è no. Se nell'istante zero la luce raggiunge la stella A, se nell'istante 1 la torcia viene messa in rotazione e se nell'istante 2 la torcia ha raggiunto la posizione in cui punta verso la stella B, allora nell'istante 2 dalla stella B non vedono nulla. Il raggio di luce non è un'asta rigida che viene messa in rotazione e che si sposta. In ultima analisi, dalla stella B vedranno la luce al tempo 2+x, dove x è la distanza tra la torcia e la stella B. Non ci vuole un istante per spostare la luce da A e B per il semplice fatto che non c'è nulla da spostare. C'è un fotone che nell'istante 1 parte dalla torcia ed arriva in A nell'istante 1+X. C'è un altro fotone che nell'istante 2 parte dalla torcia ed arriva in B nell'istante 2+X. Non c'è altro, non ci sono fotoni che vanno da A a B. E se proprio ce li vuoi mettere, ad esempio per riflessione, il fotone che in t1 arriva in A e viene riflesso, arriverà in B all'istante t1+Y dove Y è la distanza in anni luce tra A e B.

Sono gli abitanti della stella A. Dopodiché saranno gli abitanti della stella B. Ma che problema c'è? Tu ti stai allarmando a causa del fatto che osservatori diversi vedono cose diverse (fotoni diversi) in tempi ravvicinati. Ma si tratta di eventi del tutto scorrelati ed osservazioni di cose diverse. Non c'è proprio nulla di strano o anomalo in quello che dici, funziona tutto perfettamente. In altre parole: il fotone Pippo parte dalla torcia e dopo un anno arriva a farsi vedere da Francesco che si trova sulla stella A. Il fotone Pappo, invece, parte dalla torcia e dopo un anno (anche lui, sì, dopo un anno di cammino) arriva in B a farsi vedere da Giorgio. Cosa ti turba in tutto ciò? Sarei turbato se ci fosse un fotone Tizio che, partito da A ad un certo istante, arriva in B dopo un secondo. Ma questo fotone non c'è, per cui il problema non si pone e tutto fila liscio. Comunque mi rendo conto che, se come dici non hai conoscenze, è facile fraintendere e fare delle assunzioni, come ad esempio credere che il raggio di luce sia un oggetto, un corpo che si sposta. Se per caso tu pensassi alla punta del raggio come qualcosa che si sposta da A a B in un secondo, allora potresti verosimilmente scivolare nell'errore che ti ha portato a porre questo quesito. Non c'è nessun raggio, nessun oggetto che si sposta tra A e B.

La luce è una entità che si comporta secondo le leggi relativistiche, la sua percezione dipende dal punto di osservazione.immagina ad esempio un treno che corre su di un binario lungo e dritto, il treno ha per esempio le pareti trasparenti, di vetro per esempio, al suo interno c'è un uomo con una palla che la lancia in su e poi la riprende, se l'osservatore si trova sul treno vedrà una palla che sale e scende senza spostamento in avanti, se l'osservatore è posto fuori dal treno vedrà che la palla compie un iperbole. L'osservatore esterno e perpendicolare ai binari percepirà sia il moto del treno che fa muovere la palla sia il movimento della stessa che è lanciata in alto e poi torna giù causa attrazione gravitazionale

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pasquale.clarizio

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